
“Già dalla prima settimana di febbraio - dichiara il Sindaco Pennacchio - ci eravamo attivati presso ATS e ASST per evidenziare i disagi degli over 80 del nostro territorio e per sollecitare la creazione di un punto vaccinale a Lovere che servisse tutta la zona dell’Alto Sebino. Verso la metà di febbraio ci è stato comunicato che la proposta era ancora in fase di valutazione in quanto venivano rilevate alcune criticità dovute agli spazi presso l’Ospedale di Lovere e alla carenza di personale medico e infermieristico a copertura dei turni di servizio per le vaccinazioni. Ci siamo così adoperati per individuare, in alternativa all’Ospedale, immobili di proprietà comunale che potessero essere utilizzati allo scopo e in data 22 febbraio abbiamo segnalato tramite mail ad ATS e ASSP la disponibilità da parte del Comune di offrire gratuitamente l’Auditorium comunale di Villa Milesi, già reso disponibile nei mesi scorsi per la somministrazione dei tamponi, e la palestra comunale che, per gli ampi spazi e la presenza di 2 ingressi distinti, può garantire ottimi margini di sicurezza e funzionalità. Per quanto riguarda la carenza di personale medico e sanitario abbiamo fatto presente che sul territorio dell’Alto Sebino ci sono cooperative che da anni operano in campo sanitario e che potrebbero integrare il numero del personale medico e infermieristico di ASST. A ulteriore rinforzo per la copertura dei turni, si potrebbe interpellare il personale medico e infermieristico delle 3 case di riposo del territorio (Lovere, Costa Volpino e Sovere) per chiedere la loro disponibilità ad operare al di fuori dei loro turni nelle Rsa. In questi giorni è stato coinvolto anche l’Ambito dei Sindaci e la Comunità Montana che ha inoltrato la richiesta di istituzione di un punto vaccinale sul territorio, a ulteriore supporto delle istanze del Comune di Lovere.
Certo lascia molto perplessi il fatto che, a distanza di un anno dall’inizio dell’epidemia, ci sia ancora una tale lentezza nel prendere le decisioni e nell’affrontare problemi che erano prevedibili già da tempo, soprattutto quando si riscontra che in valle l’ASST di Vallecamonica ha aperto ben quattro punti di vaccinazione uno dei quali a Pisogne, che dista una manciata di chilometri da noi. Attualmente siamo in attesa di una decisione risolutiva da parte di ASST BG Est che dimostri sensibilità verso il grave disagio che i nostri anziani stanno vivendo in questi giorni di apprensione e di grande incertezza”.